La tecnica di Baermann è un metodo classico utilizzato in parassitologia veterinaria per l’isolamento di larve vive e vitali di nematodi, sfruttando le loro caratteristiche di mobilità, igrotropismo positivo e peso specifico. Questa tecnica è particolarmente utile per identificare le larve di primo stadio (L1) dei nematodi cardiopolmonari, come Angiostrongylus vasorum e Aelurostrongylus abstrusus, che infestano cani e gatti, oltre a Strongyloides spp., un nematode responsabile di infezioni intestinali.
La procedura prevede che le larve, grazie alla loro mobilità e tendenza a muoversi verso l’umidità, migrino dal campione fecale o da altri substrati organici verso una zona di raccolta, generalmente acqua o una soluzione fisiologica. Questa tecnica sfrutta un dispositivo specifico dove il campione è sospeso su un filtro o una garza all’interno di un imbuto riempito d’acqua, che raccoglie le larve che si muovono verso il basso.
Un aspetto cruciale della tecnica di Baermann è la necessità di utilizzare campioni freschi o conservati a 4°C per un massimo di 2-3 giorni, poiché la vitalità delle larve è essenziale per il successo dell’isolamento. Inoltre, a causa dell’eliminazione intermittente delle larve L1 da parte dell’ospite, è altamente consigliato inviare campioni provenienti da tre raccolte consecutive, per aumentare la probabilità di rilevamento.
Nella diagnosi di parassiti come Strongyloides stercoralis o i nematodi cardiopolmonari nei cani e gatti, questo metodo è considerato altamente sensibile, soprattutto nelle prime fasi di infezione, quando le larve sono più abbondanti e attive. Tuttavia, la sensibilità può variare in base alla specie parassitaria e alla fase dell’infezione.
Campione richiesto: i campioni devono essere raccolti da pavimenti puliti e asciutti, lettiere o terreni immediatamente dopo l’emissione, assicurandosi di prelevare solo la porzione più superficiale. Questo accorgimento è fondamentale per evitare la contaminazione del campione da parte di nematodi ambientali presenti nel suolo.
Questa tecnica, pur richiedendo un tempo di esecuzione di circa 24 ore, rappresenta uno strumento diagnostico insostituibile in parassitologia veterinaria per la sua precisione e affidabilità nell’identificazione di larve nematodiche.
Camilla Paradisi, Responsabile Settore Parassitologia