TAMPONE CUTANEO: BATTERIOLOGICO AEROBI CON ANTIBIOGRAMMA (MIC)

Le infezioni batteriche cutanee sono una delle principali cause di utilizzo di antibiotici sistemici in molte specie animali. Una gestione mirata di queste infezioni è fondamentale non solo per il benessere dell’animale, ma anche per promuovere un uso responsabile degli antibiotici e combattere la resistenza antimicrobica. Il successo terapeutico dipende dalla precisa identificazione dei batteri coinvolti, dalla selezione dell’antibiotico più efficace e dall’adozione di un protocollo di trattamento rigoroso.

Raccolta del Materiale per l’Esame Colturale

La raccolta accurata del materiale per l’esame colturale è essenziale per ottenere risultati diagnostici affidabili. Il prelievo deve essere eseguito su una lesione pulita, priva di essudato o detriti, per evitare contaminazioni che potrebbero compromettere la rilevanza del campione. L’approccio deve essere adattato al tipo di lesione e alla specie animale, garantendo che i campioni siano rappresentativi e che eventuali contaminanti superficiali siano minimizzati. Campioni di alta qualità sono fondamentali per guidare il trattamento e prevenire l’uso inappropriato di antibiotici.

Batteri più Comunemente Isolati e Considerazioni Diagnostiche

I principali batteri isolati dalle infezioni cutanee includono:

  • Staphylococcus pseudintermedius: patogeno spesso coinvolto nelle infezioni cutanee.
  • Pseudomonas aeruginosa: noto per la sua resistenza e la capacità di causare infezioni croniche e difficili da trattare.
  • Enterobacteriaceae: tra cui Escherichia coli, Klebsiella spp., e Enterococcus spp., che possono agire come commensali o patogeni secondari.

Approccio Terapeutico e Uso Responsabile degli Antibiotici

Il trattamento delle infezioni cutanee deve basarsi su una diagnosi accurata e su un uso mirato degli antibiotici. Nei casi meno gravi, la terapia empirica può essere considerata, ma nei casi ricorrenti o resistenti, l’antibiogramma è indispensabile per garantire un trattamento efficace e prevenire la resistenza.

Flavia Stangherlin, Responsabile Settore Microbiologia