RICERCA DI DERMATOFITI (DTM)

L’esame colturale per dermatofiti è una tecnica fondamentale per la diagnosi e la tipizzazione dei funghi responsabili di infezioni cutanee, specialmente nei casi in cui non si riescano a visualizzare elementi fungini nei campioni di peli, scaglie o altre lesioni. Questo metodo permette di identificare il tipo di fungo patogeno e di definire la terapia più appropriata.

Il terreno di coltura utilizzato comunemente in ambito veterinario è il DTM (Dermatophyte Test Medium). Si tratta di un terreno con base Sabouraud arricchito con antimicrobici e cicloeximide, che inibiscono la crescita di batteri e altri funghi non patogeni (saprofiti), permettendo lo sviluppo dei soli dermatofiti patogeni. Il DTM contiene anche un indicatore di pH, il rosso fenolo, che determina il cambio di colore da arancione a rosso in presenza di un ambiente alcalino..

Procedura dell’esame colturale:

  1. Scelta del materiale: Per la semina, si utilizzano peli, scaglie e frammenti di unghie, a seconda del tipo di lesione e del sospetto clinico. È molto utile, quando presenti, selezionare i peli fluorescenti alla lampada di Woodo i peli fratturati nelle aree sede di lesione. Nel caso di dermatiti desquamative, è importante seminare anche le scaglie, mentre per le infezioni delle unghie si possono prelevare piccoli frammenti tramite onicotomia o raschiando la superficie dell’unghia sospetta.
  2. Semina: Il materiale campionato viene poi posto sul terreno DTM. Per facilitare la crescita dei macroconidi e ottenere una tipizzazione più rapida, è possibile utilizzare piastre con doppio terreno, che combinano il DTM e il terreno Sabouraud in purezza. Piccoli framenti di colonie sospette cresciute sul terreno DTM possono essere trasferite sul Sabouraud affinchè possano crescere in maniera più rapida e rigogliosa.
  3. Incubazione: Le piastre vengono preferenzialmente mantenute in termostato a 24-27°Co, in caso di assenza di quest’ultimo, a temperatura ambiente (20°C), vicino a una fonte di umidità (es. bacinella d’acqua); è importante non esporre le piastre a temperature eccessivamente alte o troppo basse. Le piastre devono essere valutate quotidianamente per monitorare lo sviluppo delle colonie e i tempi in cui si verifica il viraggio di colore del terreno.
  4. Interpretazione del viraggio: Il cambio di colore del DTM, da arancione a rosso, è un fenomeno che si verifica sempre, anche nelle colture negative; pertanto è molto importante essere a conoscenza di alcuni concetti base di seguito puntualizzati: i dermatofiti patogeni, essendo cheratinofili, digeriscono le proteine del pelo e delle scaglie, pertanto, nel terreno DTM si verifica lo sviluppo di sostanze azotate che causano un aumento del Ph del terreno; a questo punto il rosso fenolo, il nostro indicatore di Ph, determina il viraggio di colore da arancione a rosso.

Detto cambio di colore deve essere però contestuale allo sviluppo delle colonie fungine, dal momento che anche i funghi saprofiti, che inizialmente digeriscono i carboidrati acidificando il terreno, tenderanno in un secondo momento a digerire le proteine, far aumentare il ph del terreno, ad attivare il rosso fenolo e causare il  viraggio di colore del DTM da arancione a rosso.

Francesco Albanese, consulente CDVet in Dermatologia