ESAME CITOLOGICO RICERCA MICOBATTERI (COLORAZIONE MMG, ZHIEL-NEELSEN) Refertazione Francesco Albanese

L’esame citologico per la ricerca di micobatteri è una procedura diagnostica che permette di identificare la presenza di micobatteri utilizzando la colorazione May-Grünwald-Giemsa (MGG) e la colorazione Ziehl-Neelsen, che sono particolarmente efficaci per evidenziare le caratteristiche distintive dei micobatteri.

Tecniche di Colorazione Utilizzate

  1. Colorazione May-Grünwald-Giemsa (MGG): Questa colorazione è spesso utilizzata per una valutazione preliminare del campione. Essa permette di visualizzare cellule infiammatorie, tessuti circostanti e batteri. Tuttavia, i micobatteri non sono facilmente identificabili con la MGG poiché non trattengono bene i coloranti standard, risultando poco visibili.
  2. Colorazione Ziehl-Neelsen: È il metodo di riferimento per la ricerca di micobatteri. La colorazione Ziehl-Neelsen utilizza un processo specifico che permette di evidenziare la parete cellulare cerosa dei micobatteri, rendendoli resistenti alla decolorazione. Questo metodo utilizza un colorante forte (fucsina fenicata), seguito da un trattamento con acido-alcol che rimuove il colorante dalle altre cellule, lasciando solo i micobatteri colorati in rosso su uno sfondo blu o verde. La resistenza alla decolorazione è una caratteristica distintiva dei micobatteri e rende questa colorazione estremamente utile per identificarli.

Interpretazione dei Risultati

Una volta esaminato al microscopio, il campione colorato con Ziehl-Neelsen permette di osservare i micobatteri come bacilli rossi su uno sfondo chiaro, che li rende facilmente identificabili. La presenza di questi bacilli acido-resistenti è indicativa di infezione micobatterica. Nella refertazione si descrive l’eventuale presenza di micobatteri e si valutano i dettagli cellulari circostanti, la risposta infiammatoria e altri elementi utili alla diagnosi.

Importanza Clinica

Questo esame è fondamentale nella diagnosi delle infezioni micobatteriche e consente di identificare la presenza di patogeni specifici per avviare tempestivamente la terapia più adeguata. L’uso combinato di colorazioni differenti permette una diagnosi più accurata, migliorando la sensibilità e specificità dell’esame citologico per micobatteri.

Francesco Albanese, consulente CDVet in Dermatologia