CICLOSPORINEMIA

Il monitoraggio della terapia con ciclosporina viene fatto principalmente sulla base della risposta clinica del paziente.

In generale, I pazienti che assumono dosi basse per la gestione dell’atopia non necessitano di monitoraggio, così come  gli animali che dimostrano una risposta clinica alle dosi standard in corso di malattie sistemica.  Tuttavia, per gli animali che inizialmente non rispondono come previsto alla ciclosporina, o in caso di sospetto sovradosaggio, il monitoraggio del farmaco può essere uno strumento prezioso per ottimizzare la terapia.  Non esiste un consenso circa i  range terapeutici, poiché numerosi fattori individuali concorrono in ogni diverso paziente a determinare concentrazioni efficaci diverse. Il monitoraggio può essere effettuato già alcuni giorni dopo l’inizio della terapia.

Per determinare il picco plasmatico si consiglia di effettuare il prelievo circa 2 ore dopo la somministrazione. Per la misurazione della concentrazione più bassa il prelievo deve essere effettuato subito prima dell’assunzione del farmaco.  In realtà non esiste un consensus in medicina veterinaria sulle tempistiche e se sia necessario ottenere più prelievi per avere un quadro delle fluttuazioni delle concentrazioni plasmatiche.  Oltre al fatto che esistono variazioni individuali marcate nel metabolismo del farmaco, si ricorda che la somministrazione contemporanea di altri farmaci che utilizzano le stesse vie metaboliche può aumentare (as esempio antimicotici imidazolici, eritromicina) o diminuire (es fenobarbitale) la concentrazione ematica della ciclosporina.  L’assunzione della terapia con il cibo diminuisce l’assorbimento del farmaco.

Silvia Rossi, Dipl ECVCP, EBVS®, Consulente in Patologia Clinica CDVet