CALCOLI URINARI – FTRI

Spettroscopia Infrarossa a Riflettanza Totale Attenuata (ATR) per l’analisi dei calcoli urinari

La spettroscopia infrarossa a riflettanza totale attenuata (ATR) è una tecnica avanzata che consente di identificare in modo accurato la composizione chimica dei calcoli urinari. Si basa sul principio della riflessione interna attenuata: un raggio di luce infrarossa viene inviato all’interno di un cristallo (generalmente in diamante), con il campione in diretto contatto. L’interazione tra il campione e l’onda evanescente generata nel cristallo permette di ottenere uno spettro caratteristico, specifico per ciascuna sostanza chimica presente.

Lo spettro ottenuto viene confrontato con una banca dati di spettri di riferimento, consentendo così l’identificazione precisa dei componenti del calcolo urinario.

La spettroscopia ATR offre diversi vantaggi per l’analisi dei calcoli:

  • Rapidità e accuratezza: consente diagnosi rapide e affidabili, utili per l’impostazione di terapie mirate.

  • Analisi non distruttiva: è sufficiente una piccola quantità di campione e l’integrità del calcolo viene preservata, caratteristica importante in presenza di campioni rari o di dimensioni ridotte.

  • Versatilità: è applicabile sia su campioni solidi che polverizzati, risultando utile in diverse condizioni cliniche.

Questa metodica rappresenta oggi lo standard di riferimento per la caratterizzazione dei calcoli urinari, contribuendo a una gestione più efficace della patologia litiasica.

Modalità di invio del calcolo urinario

Il calcolo deve essere inviato asciutto, in contenitore sterile e ben chiuso, senza aggiunta di liquidi conservanti. Non è necessario refrigerare il campione. È consigliabile evitare la frammentazione prima dell’invio; se già frammentato, vanno inviati tutti i frammenti disponibili.

È importante inserire nelle note della richiesta tutte le informazioni relative alla storia clinica del paziente, comprese eventuali terapie farmacologiche, recidive, dieta e qualsiasi altro dato utile per una corretta interpretazione del risultato.

Caterina Fanì, Direttore tecnico CDVet