ACIDO URICO

L’Acido Urico: Un Adattamento Chiave per la Salute Renale negli Uccelli

L’acido urico rappresenta un elemento fondamentale nella fisiologia degli uccelli, strettamente legato alla loro capacità di volare. A differenza dei mammiferi, gli uccelli non possiedono una vescica urinaria, un adattamento evolutivo che li alleggerisce e facilita il volo. Di conseguenza, non potendo immagazzinare l’urina, gli uccelli hanno sviluppato un sistema escretore estremamente efficiente che si basa sulla produzione di acido urico, una sostanza molto meno tossica rispetto all’urea.

  1. Escrezione e formazione:
    • gli uccelli sono uricotelici, ovvero producono acido urico come principale prodotto di scarto del catabolismo proteico, invece dell’urea.
    • l’acido urico viene escreto nelle urine sotto forma di sospensione sovrasatura e si combina con microsfere di mucopolisaccaridi per migliorare la solubilizzazione.
  2. Minore tossicità dell’acido urico:
    • l’acido urico è meno solubile dell’urea, ma anche significativamente meno tossico. Questa caratteristica è cruciale per gli uccelli, poiché consente loro di evitare l’accumulo di sostanze nocive nel corpo senza la necessità di una vescica.
    • grazie alla sua bassa tossicità, l’acido urico può essere escreto rapidamente e in forma concentrata, riducendo il peso corporeo e ottimizzando l’efficienza del volo.
  3. Adattamento evolutivo:
    • l’assenza di una vescica urinaria ha spinto gli uccelli a sviluppare un sistema escretore che minimizza la necessità di stoccaggio dei rifiuti liquidi. L’acido urico, essendo meno tossico, rappresenta un prodotto di scarto ideale per questa strategia.
    • l’escrezione di acido urico sotto forma di pasta densa permette agli uccelli di eliminare i rifiuti con una minima perdita di acqua, un ulteriore vantaggio evolutivo in ambienti dove la conservazione dell’acqua è vitale.
  4. Valore diagnostico:
    • un aumento dell’acido urico può indicare condizioni patologiche come gotta o nefrosi da urati, in cui l’acido urico precipita formando cristalli dannosi.
    • per rilevare un aumento significativo dell’acido urico nel sangue, è necessario che circa il 70% dei nefroni sia compromesso. Questo rende l’acido urico un indicatore relativamente tardivo della malattia renale, manifestandosi clinicamente solo quando il danno è già avanzato.
  5. Consigli clinici:
    • si raccomanda di mantenere i rapaci a digiuno per almeno 24 ore prima del prelievo di sangue, poiché l’acido urico aumenta significativamente dopo un pasto, specialmente negli uccelli carnivori e piscivori.
    • in condizioni di disidratazione lieve o moderata, l’acido urico potrebbe non aumentare; tuttavia, è frequente osservare iperuricemia associata a disidratazione grave, che può essere risolta con la fluidoterapia.

Conclusione

L’acido urico non è solo un prodotto di scarto, ma un adattamento evolutivo cruciale che ha permesso agli uccelli di prosperare come specie volatili. Comprendere la minore tossicità dell’acido urico rispetto all’urea e la sua importanza per la fisiologia aviare è essenziale, poiché ciò permette una gestione più informata ed efficace della salute renale degli uccelli

 

Elena Bert, Consulente Medicina Aviare CDVet